Essa è una delle più antiche rogge irrigue della provincia di Cremona, tant’è che non si conosce quando le sue origini si perdono nel tempo. La prima prova documentata che nomina Roggia Rino è un documento del 1454, tuttavia c’è chi suppone che Roggia Rino sia già presente nel 570 alla fondazione di Crema, poiché insieme alla Roggia Crema (ora scomparsa) costituiva la fossa circuente la città e ne definiva i confini.
Il Rino presenta la sua sorgente presso alcuni fontanili a Caravaggio; dopo aver attraversato Capralba e Campagnola Cremasca (di cui fa parte anche dello stemma di entrambi i paesi) arriva a Crema in porta Tadini e giunge ai giardini pubblici dove sfocia nel fiume Serio. La lunghezza totale è di appena meno di 15km.
Questa roggia un tempo alimentava l’antico mulino di Capralba, utilizzato per lungo tempo dalle cascine limitrofe.